Il soldato di ventura (~ Soldier of Fortune) ' Filminin Konusu : Il soldato di ventura is a movie starring Bud Spencer, Franco Agostini, and Enzo Cannavale. Medieval soldier of fortune Ettore is travelling through Europe with his partners looking for fight where they can earn some money. When...
Piedone lo sbirro(1973)(6,8-2975)
Lo chiamavano Bulldozer(1978)(6,8-4388)
...Più forte ragazzi!(1972)(6,8-5588)
Io sto con gli ippopotami(1979)(6,7-6846)
Occhio alla penna(1981)(6,6-2569)
Porgi l'altra guancia(1974)(6,5-3662)
Piedone a Hong Kong(1975)(6,5-3020)
Bomber(1982)(6,4-3232)
Piedone l'africano(1978)(6,3-2754)
Piedone d'Egitto(1980)(6,2-2552)
françois coppée'nin bir operası. aşağıdaki gibidir.silvia, sopranozanetto, contraltoscena primasilvia, sola (silvia, con una veste bianca, è appoggiata alla balaustrata ; contempla, fantasticando, la campagna) maledetto l'amor ! non ho più lacrime.(discende, lenta) son la crudel signora,che ognun sempre adorò, che ognunoadora.ognun col labro rispettoso sfiorala mia man : ma l'ardoredel bacio non salì fino al mio core.m'uccide il tedio. le silenzïosechiari notti d'estate,che pajon fatte per le serenate,danno a' poeti il destrodi sfogar l'estro,ed ecco... in onor mio dispiegan l'aliscipiti madrigali.[il soldato, il mercante, il podestàai piè mi gittan l'oro,ma disprezzo costoroe la lor vanità.soffro ! viver così, senza un amore,viver non è. non mi ricorda un fiorequalche affetto gentil.](addita la città) firenze splendelaggiù, lontana, nel sereno ; e tende,forse, lo suardo al cielo un giovinettoche m'ha vista una volta, e sente in pettobattere il cor per me, per me l'indegna.se a traverso la miastrada fatal si trovi... oh ! non isperidi fuggirsene via...e non sarò la sola disgraziata !zanetto (canta da lontano, sempre avvicinandosi). cuore,come un fioresi dischiude in te l'amore :la canzon non è gioconda,l'odi tu, piccina bionda.cuore !v'è il doloretra il profumo e lo splendore...par che il pianto si nascondain quel fior, piccina bionda.silvia dolce è la melodia : la voce toccail cuor. ma queste fole,queste fole d'amore, io non l'intendo più.(sale lentamente su la terrazza, volgendosi distrattamente verso la parte da cui veniva la voce. zanetto col liuto a tracolla, e trascinando per l'erta il mantello, entra con aria allegra senza veder silvia). scena secondasilvia, su la terrazza, zanetto. zanetto le notti estive ridono al viaggio,e si va della luna al chiaro raggio.ma di lassù le stelle infondono coraggiocon le pupille d'ôr.son giunto. ama firenzeil suono del liuto e la canzon d'amor ?non posso in quest'arnesepicchiare alla locanda del paese.mi converrà dormire all'aria aperta.(si sdraja sulla panca avvolgendosi nel mantello). silvia (scende della terrazza). oh, poveretto ! ed io che avevo in uggiaquesta serenità !debbo chiamarlo ed ospitalitàdebbo offrirgli ? ma che ! dorme di già.(guardando zanetto addormentato) il silenzio, i profumi della sera,questo fanciul dormente,mi turban forse ? un palpitonovo m'agita il core. ahimè ! somiglia(guardando più da vicino) al sogno mio ! su ! destati.(prendendolo con dolcezza per la mano). zanetto (si sveglia e guarda silvia con adorazione e meraviglia) la bianca visïone - che in sogno mi ridea.silvia bambino ! solo un pallidoraggio di stella l'occhio tuo vedea.zanetto no, no, tu sei la bellarealtà del mio sogno : questa voce divinal'udivo a me vicina !silvia son, se ti piace, un ospitegradita al viandante !zanetto (guardandola). grazie. ho cenato tardi,e il sonno mi svanì.silvia (tra sè) silvia, sii buona ! e l'amor tuo funesto...ed un fanciullo è questo.(a zanetto). ma, dimmi, non potrò saper chi sei ?zanetto sono zanetto : un nomadesuonator, mi dilettoogni dì nel cambiar d'aria e di tetto.venti mestieri inutilimi fan campar la vita :so condurre col fragileremo la barca rapida ;slancio nell'aria il falcoa volo in corsa ardita ;domo col morso l'agilepuledro ; e in un sonettochiudo le rime fulgidein cerchio d'oro stretto.silvia e non saranno rarele volte in cui ti manca il desinare !zanetto tavolta sì... ma se trovo in paesequalche signor cortese,io sono il benvenuto ;m'accettano alla mensa, il mio liutorallegra la brigaga,e... per quel dì la cena è assicurata !silvia firenze è la tua mèta ?zanetto non so. se mai più floridoqualche sentier mi piaccia,lo seguirò. la strana fantasiasegue l'ardita tracciasegnata dall'augel nell'aria azzura.ancor su 'l mio camminonon trovai la fortuna.silvia ma non sognasti un giorno di riposonel correr tuo fantastico e dubbioso ?e non l'ha mai veduta una casettabianca tra i verdi pampinid'onde una giovinettaun rapido buon giorno ti mandò ?zanetto sì, qualche volta. ma qual io mi sonopenso ai padri, ai tutori, e non mi piacedelle famiglie disturbar la pace.silvia nè ti termasti mai se la fanciullail fiore ti getto che aveva in petto ?zanetto un bacio, e seguitavo la mia strada.la libertà m'è cara :non voglio altro fardelloche il liuto e la piuma de capello.un amore dentro il coreè un bagaglio troppo grave !silvia l'augel di bosco non vuol gabbia !zanetto mai !silvia chi sa che un giorno non t'alletti il nido !zanetto no, no ! l'amor mi fa paura. sai ?e così bello andarsenevia come le libelluleche van per l'aria, libere !silvia ma non sarai felice...e vieni qui dal fatotenuto per la mano,o il vol di qualche rondineseguisti da lontano ?zanetto quasi !silvia ti guida dunque una speranza ?zanetto appena un sogno.silvia parla !zanetto io qui potreiforse restare. senti : i pari mieipadre e madre non hanno.son figlio d'un marchese o d'un villano ?e chi lo sa ? pel mondocorsi fin'ora, libero e giocondo,nè mai vita migliore ho sospirato.ma da quando ho gustatola cara voce tua, madonna bella,ho sognato d'avere una sorella ;quando m'hai susurratodell'intima dolcezzadi una casetta, lunge dai rumoridel mondo, in mezzo ai fiori,allora sì, mi son sentito solo !io cedo ai tuoi consigli.oh, se volessitrattenerti vicin quest'usignolorandagio ! io restereiteco, sempre d'accantomi avresti, e col mio cantole tue lunghe giornate abbrevierei !silvia bambino !(da sè) come il coremi sussulta ! che è mai questo timore ?averlo sembre meco, qui udirlo delirantedarmi il nome d'amante !oh, il mio sogno avverato !zanetto vuoi ?silvia (da sè). se voglio ? oh no, mai !pur è lui che mi supplica !zanetto madonna, domandaitroppo, lo so ; ma vuoi ?silvia (da sè). saprà chi son domani.zanetto anco una volta,vuoi ?silvia non posso !zanetto e perche ?silvia son vedova, son povera, nè musiciposso ospitar, nè poeti erranti.zanetto uno scudier non hai ?silvia no !zanetto un paggio ?silvia no !zanetto io con un frutto desino !silvia deh, taci !zanetto ma...silvia son vedova,vivo nel pianto, sola.zanetto ed io non vo'che starmene a' tuoi piedi ?silvia e impossibile, credi !zanetto dunque per sempre addio,bel sogno mio !avro forse domanipiù fortuna con silvia.silvia (da sè). che dice ?zanetto poi che vanifugono i preghi miei,io chiederti vorreidi silvia fiorentina.la dicono reginad'ogni bellezza,dicono che il suo sguardo vellutatoè una carezzache conquista e innamora,dicono che è bella e pallida...al par di te, signora ;e poi ch'è ricca e prodiga...andavo a cercar lei !silvia mio dio !zanetto forse potreientrar fra i suoi scudieri.ma intesi mormorareche la strana bellezzadi quell'altiere donnae il pazzo viver suo recan sventura.ti confesso, madonna, che ho paura.che debbo far, consigliami.debbo andar da silvia ?silvia (fra sè). sarebbe ritornato !questo fanciullo ignoto,che mi colmò di tenerezza l'anima,la sorte me l'invia.e la felicità, devo cacciarlo via ?zanetto t'ho così poco amica,che non mi vuoi rispondere ?silvia (fra sè). è infame... ma così volle il destino !zanetto ebben ?silvia (dopo un silenzio, e con grande sforzo). senti, bambino.non cercar di colei. la tua bell'anima,non conosce il pericolo !s'io non posso proteggerti,ospitarti, potrò salvarti. ascoltami.no, non andar da silvia !pagare il pano, il lettocolla canzon giocondache ti fiorisce sulle labbra è bello,ma bisogna conoscereche pan, che letto è quello.o zanetto, zanetto,se mi commuovo è perché t'amo... comeun bambinel che si vuol salvare.oh, seguita a cantaredel bosco fra le chiome !e se poi, quando olezza il novo aprile,presso la soglia d'un umil casettavedrai, sovra il lavorochina, una giovinettada gli occhi neri e dai capelli d'oro,oh, fermati, cantore,quello è il nido d'amore !zanetto ti obbedirò. ma può darsi che silviasia calunniata.(silvia fa un gesto di dolore). certola ferita del povero tuo core ho riaperto !tu m'hai detto che hai l'animatriste ! un fratello amato,un caro fidanzato la silvia t'ha rubato !non temi sol per me... tu sei gelosa !silvia (con grande tristezza). immagini una cosanon vera... va, va... parti !...tu non puoi figurartiquanto, quanto mi dolgadirti che tu rivolgalontano il piè dall'intrapresa via !ma, prima che tu vadaper la tua strada,mi puoi rendere grazie :(con amarezza). io t'ho salvato !(fra sè) tutto è finito. ahimè !se m'avesse scoperto.zanetto partirò. te n'accerto,non anderò da silviadopo quel che m'hai detto.io partirò, portando meco un balsamosoave e sconosciuto :qualche cosa di teneroc'era nel tuo rifiuto !e avrò di te soltanta la memoriache se non hai potutoajutarmi, o madonna, in qualche cantodel tuo core hai provatoe dolore e rimpianto ?silvia (vivamente, offrendogli un anello). no, certo, e quest'anelloti ricordi di me.zanetto (con un gesto di rifiuto) perdona... troppo bello,troppo ricco è il giojello...grazie, madonna, accettarlo non posso.ma, dimmi, non sei tu vedova e povera ?silvia (fra sè). m'abbia riconosciuto,ed una prova sia questo refiuto ?(a zanetto). ma che vuoi ch'io ti dia ?zanetto un ricordo... non voglio l'elemosina...un nulla, ma che siacaro a te. guarda. il fioreche fra i tuoi splendidicapelli muore..silvia (dandogli il fiore). eccoti il fior. prima che sia spuntatoil dì, morrà nella tua mano il candidofiore... ma la sua morteio voglio ti rammenti la mia sorte ;quando sarà appassito,dimenticami. addio.zanetto o madonna, di grazia,una parola ancora !io tremo nel riprender l'infinitomio viaggio, e mi pareche di qui non ci sienopiù sentieri che portinoalla gioja. ho paura,di scegliere. la mia buona venturatu guidi. scegli tuper me. faro il camminoche m'imporrà la tua piccola mano !silvia (che ha già salito alcuni scalini della terrazza, indica a zanetto la parte opposta alla città). e sia !... dunque, di là, dove splende l'aurora !(zanetto fa qualche passo verso silvia, ma essa lo ferma col gesto, egli, dopo aver fatto un gesto disperato, fugge bruscamente). scena terzasilvia, sola (rimane un istante sulla terrazza, pensierosa e guardando zanetto che si allontana. poi, ad un tratto, si nasconde il capo fra le mani e piange). sia benedetto amore, posso piangere ancora !fine
(take care dream on - 10 Temmuz 2003 11:24)
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